Pavimenti in resina antistatici e dissipativi
I pavimenti in resina vengono scelti per lo loro performance in molti settori operativi. Le elevate resistenze chimiche e meccaniche, la facilità di pulizia, il basso spessore e l'impermeabilità sono peculiarità di grande pregio. Ed oggi è possibile realizzare un pavimento che, oltre alle caratteristiche precedentemente espresse, risulti anche antistatico e dissipativo. Sono diversi i settori che hanno necessità di non accumulare cariche elettrostatiche sui pavimenti: ospedali, aziende elettroniche ed elettrotecniche, centri dati, aziende farmaceutiche, produttori e depositi di materiali infiammanti o esplosivi, ecc.
Con un pavimento in resina antistatico e dissipativo si ottengono quindi i seguenti vantaggi:
• Formazione di un nuovo pavimento planare
• Antistatico e dissipativo
• Ottima resistenza a olii, grassi, saponi, idrocarburi, ecc.
• Ottima resistenza agli urti
• Spiccate resistenze meccaniche all’abrasione e all'usura
• Ottima resistenza chimica
• Continuità superficiale e chiusura perfetta ed uniforme
• Grande facilità di pulizia
• Tempi rapidi di posa
• Gradevolezza estetica e giochi di colore
• Applicabile in ambienti poco aerati
• Ottima adesione al sottofondo
I CICLI KEMPER SYSTEM: PAVIMENTI ANTISTATICI E DISSIPATIVI IN RESINA
Ciclo resinoso autolivellante (2mm) colorato destinato alla realizzazione di pavimenti dissipativi.
CICLO EPOSSIDICO DISSIPATIVO
Pavimento in resina epossidica autolivellante dissipativo:
Ciclo:
1) Trattamento meccanico del sottofondo, stuccatura e/o rasatura di eventuali discontinuità superficiali (con prodotti quali STUCCOPOX o MALTAPOX), pulizia e depolveratura
2) Applicazione a rullo o ragla di primer conduttivo PRIMER AS in ragione di 200gr/m2
3) Applicazione di reticolo conduttivo in bandelle di rame autoadesive che sarà collegato all’impianto di messa a terra
4) Applicazione a rullo o ragla di primer conduttivo PRIMER AS in ragione di 200gr/m2
5) Applicazione a spatola dentata di formulato epossidico autolivellante dissipativo FLOORPOX AV/AS in ragione di 3kg/m2
Pregi: dissipativo, impermeabile, per traffico anche intenso
FLOORPOX AV/AS
Floorpox AV/AS è un formulato tricomponente epossi-amminico appositamente studiato per la realizzazione di pavimentazioni dissipative antistatiche (1x106 Ω < resistenza elettrica < 1x109 Ω) aventi spessore di 2 mm.
Reazione al fuoco: Bfl - s1
Rilascio di sostanze corrosive: SR
Resistenza all'usura: < AR1
Adesione al supporto: > B1,5
Resistenza all'impatto: > IR10
Resistenza elettrica: compreso tra 1x106-1x109 Ω
Campi d’impiego:
Floorpox AV/AS viene impiegato nelle pavimentazioni di:
♦ Sale operatorie ospedaliere
♦ Centrali termo-nucleari
♦ Depositi di solventi e carburanti
♦ Locali di fabbricazione e deposito di esplosivi
♦ Industrie con movimentazione elettronica e robotizzata
♦ Sale di elaborazione elettronica di dati
♦ Depositi di sostanze infiammabili
♦ Reparti produttivi d’industrie farmaceutiche
♦ Impianti militari con apparecchiature elettroniche, radar, osservazioni via satellite
Prestazioni:
♦ Ottima resistenza all’abrasione
♦ Ottima resistenza meccanica
♦ Buona resistenza chimica
♦ Facilità di pulizia, disinfezione, decontaminazione
♦ Ottima resistenza agli oli, ai grassi animali e vegetali, ai carburanti
♦ Ottima resistenza ai detergenti acidi e basici diluiti
♦ Ottima resistenza alle soluzioni saline
♦ Eccellente resistenza al traffico di carrelli gommati
♦ Forma una superficie liscia e perfettamente chiusa
Caratteristiche tecniche e meccaniche:
♦ Formulazione: Resine epossi-amminiche, inerti minerali, cariche antistatiche
♦ Peso specifico (DIN 53217/2): 1,83 g/cm3 ±0,1
♦ Residuo secco (10 minuti a 150°C):100% ±1%
♦ Rapporto di catalisi A+B+C: 100:20:93
♦ Durezza SHORE D5 (DIN 53505): > 70
♦ Brillantezza (Gloosmeter a 60°): > 65
♦ Viscosità (UNI 8701/8): 15.000 mPa ±5%
♦ Resistività (UNI 8298/10): < 10 x 105 W
♦ Resistenza all’abrasione (UNI 8298/9, mola tipo CS17, 1000 giri, 1000 g): 90 mg
♦ Tempo di gelificazione (UNI 8701/8 a 20°C): 200 min. ±3,5%
♦ Carico massimo a trazione (ASTM D 638/2 a 20°C): 30 N/mm2
♦ Carico massimo a compressione (ASTM D 695): 90 N/mm2
♦ Carico massimo a flessione (DIN 53452) a 20°C: 54 N/mm2
♦ Adesione al supporto elcometer tester (ASTM D 4541 a 20°C): > 2,5 N/mm2
*Tutte le misurazioni vengono eseguite, previa miscelazione dei componenti, a 20°C. ±0,5. Le resistenze vengono misurate dopo stagionatura del prodotto indurito per 10 giorni a 20°C. (60% U.R.)
Caratteristiche applicative:
♦ Sistemi applicativi: Spatola, ragla dentata, rullo frangibolle
♦ Consumo teorico: 1,85kg/m2 per mm di spessore
♦ Temperatura minima d’applicazione: +10°C
♦ Temperatura massima d’applicazione: +30°C
♦ Tempo di utilizzo a 20°C per la confezione standard: 40-60 minuti
♦ Tempo di sovraverniciatura a 20°C: Minimo 8 ore - Massimo 72 ore
♦ Indurimento al tatto a 20°C: 8 ore
♦ Pedonabilità a 20°C: 72 ore
♦ Indurimento completo a 20°C: 7 giorni
♦ Temperatura d’esercizio: –20°C/+60°C
♦ Pulizia attrezzi: Solvente 783
♦ Colori: Vedere cartella colori.
Preparazione del supporto per il ciclo:
I sottofondi nuovi in calcestruzzo devono essere stagionati da almeno 30 giorni a 20°C e con un contenuto di umidità residuo inferiore all’8% misurata ad una profondità di almeno 3 cm. Inoltre dovranno essere asciutti, puliti, esente da oli, grassi, parti friabili o in distacco, staticamente stabili e resistenti. Se realizzati al piano terra dovranno essere protetti da una adeguata barriera al vapore. Eliminare eventuali efflorescenze saline presenti, nonché il lattime di cemento mediante irradiazione metallica sottovuoto (pallinatura). Eventuali crepe, buche, abrasioni dovranno essere riparate preventivamente con Stuccopox o Maltapox.
Dopo la preparazione del supporto applicare:
Primer MU su superfici assorbenti ed asciutte (contenuto di umidità inferiore al 5%)
Epocement su sottofondi umidi o privi di barriera al vapore (contenuto di umidità inferiore al 8%).
Applicazione del ciclo:
Dopo la preparazione del supporto, applicare a rullo il primer epossidico PRIMER AS (0,2kg/m2). Ad asciugatura avvenuta, applicare il reticolo conduttivo con bandelle autoadesive di rame applicate su primer; il reticolo, salvo diverse prescrizioni di calcolo, avrà maglia di 100 cm x 100 cm e dovrà essere collegato all’impianto di messa a terra. Applicare quindi a rullo la una seconda mano di PRIMER AS (0,2kg/m2). A primer asciutto, preparare la resina epossidica autolivellante tricomponente FLOORPOX AV/AS: aggiungere il componente B al componente A avendo cura di prelevare dal contenitore tutto il catalizzatore (componente B); miscelare accuratamente a mezzo di un miscelatore elettrico a basso numero di giri per evitare l’inglobamento di aria; aggiungere a questo punto, lentamente ma in modo continuativo, la carica di inerti minerali selezionati (componente C) continuando la miscelazione. Quando il prodotto che ne risulta è omogeneo in tutte le sue parti, si procede immediatamente alla sua messa in opera mediante spatola o ragla dentata. Lasciare il prodotto e dopo 10-15 minuti (cmq prima dell'inizio dell'indurimento) è indispensabile e tassativo passare più volte, lentamente ma con forza, il rullo frangibolle incrociandone i passaggi, in modo da eliminare le bolle d'aria presenti nell'impasto.
Descrizione di capitolato:
La realizzazione del rivestimento continuo autolivellante e dissipativo sulla pavimentazione esistente (opportunamente trattata e pulita) verrà eseguita col sistema "FLOORPOX AV/AS" 2mm di Kemper System Italia srl, ciclo certificato e marcato CE in ottemperanza alle indicazioni presenti nel regolamento CPR 305/2011.
La preparazione dei supporti e le modalità di applicazione del ciclo conduttivo dovranno essere scrupolosamente realizzate seguendo le indicazioni del produttore e quanto riportato nelle schede tecniche dei prodotti.
NOTE
Non applicare Floorpox AV/AS senza la preventiva preparazione e primerizzazione del supporto
Non applicare su supporti umidi o bagnati
In caso di fondi leggermente umidi creare preventivamente una barriera chimica al vapore con EPOCEMENT
Passare ripetutamente il rullo frangibolle in modo da eliminare eventuali bolle d’aria inglobate