Pavimenti industriali in resina autolivellante
I pavimenti in resina autolivellante sono la soluzione ideale per rivestire pavimenti industriali e commerciali (anche usurati) che richiedono elevate resistenze chimico-fisiche, una planarità accentuata ed una resa estetica gradevole. Con soli 3mm di spessore e pochi giorni di lavoro, è possibile realizzare un rivestimento continuo, impermeabile, planare, liscio, colorato, resistente alle aggressioni chimiche e all'usura, compatto e resistente alla compressione, inassorbente, antipolvere/antiolio e lavabile quotidianamente.
Ambienti ad alto traffico (anche pesante) come magazzini, aree di stoccaggio, logistica, parcheggi interni, garage, autofficine, laboratori, supermercati sono i più indicati per essere rivestiti in resina autolivellante. La facilità di colorazione, inoltre, rende questi pavimenti idonei per rivestire luoghi commerciali o privati come negozi, show room, negozi, loft ed abitazioni.
Con un pavimento in resina autolivellante si ottengono quindi i seguenti vantaggi:
• Formazione di un nuovo pavimento planare
• Ottima resistenza a olii, grassi, saponi, idrocarburi, ecc.
• Ottima resistenza agli urti
• Spiccate resistenze meccaniche all’abrasione e all'usura
• Ottima resistenza chimica
• Continuità superficiale e chiusura perfetta ed uniforme
• Grande facilità di pulizia
• Tempi rapidi di posa
• Gradevolezza estetica e giochi di colore
• Applicabile in ambienti poco aerati
• Ottima adesione al sottofondo
I CICLI KEMPER SYSTEM: PAVIMENTO AUTOLIVELLANTE
Ciclo resinoso autolivellante (3-4mm) colorato destinato alla realizzazione di pavimenti planari e compatti.
CICLO EPOSSIDICO
Pavimento autolivellante (3mm) in resina epossidica senza solvente
Ciclo:
1) Trattamento meccanico del sottofondo, stuccatura e/o rasatura di eventuali discontinuità superficiali (con prodotti quali STUCCOPOX o MALTAPOX), pulizia e depolveratura
2) Su supporto asciutto, stesura a spatola o rullo di PRIMER MU + MICROFILLER R (Rapporto 10:12) in ragione di 0,7kg/m2 con immediato spolvero su fresco di QUARZO 0,1-0,5mm. (1,5kg/m2)
3) Ad asciugatura avvenuta, applicazione mediante spatola o ragla dentata di resina epossidica autolivellante FLOORPOX + QUARZO AV (FLOORPOX AV) in ragione di 4kg/m2.
Pregi: inodore, impermeabile, per traffico medio-alto
FLOORPOX AUTOLIVELLANTE per pavimenti autolivellanti in resina epossidica
FLOORPOX AUTOLIVELLANTE è un formulato tricomponente, a base di resine epossidiche, specifico per la realizzazione di rivestimenti planari continui (spessore 3mm) per traffico medio pesante.
Reazione al fuoco: Bfl - s1
Rilascio di sostanze corrosive: SR
Resistenza all'usura: < AR1
Adesione al supporto: > B1,5
Resistenza all'impatto: > IR10
Campi d’impiego:
Il Floorpox Autolivellante permette la realizzazione di pavimentazioni continue, igieniche, dotate di buone resistenze chimiche e meccaniche nei seguenti settori:
♦ Industria alimentare e conserviera
♦ Supermercati
♦ Ospedali
♦ Industria farmaceutica
♦ Industria dell’imbottigliamento
♦ Industrie chimiche in genere
♦ Industria enologica e casearia
♦ Garage, officine ed autorimesse a traffico medio pesante
♦ Industria meccanica
Prestazioni:
♦ Aspetto lucido
♦ Elevata resistenza all’usura
♦ Ottima impermeabilità agli oli, grassi e liquidi in genere
♦ Buona resistenza chimica
♦ Grande facilità nella pulizia
♦ Conferisce alla superficie continuità e chiusura perfetta ed uniforme
♦ Perfetta autolivellamento
♦ Spiccate resistenze meccaniche all’urto ed all’abrasione
♦ Ottima adesione al sottofondo
♦ Applicabile in ambienti poco aerati
Caratteristiche tecniche e meccaniche:
♦ Formulazione: Resine epossidiche, induritori amminici, inerti minerali pigmenti, adittivi.
♦ Peso specifico (DIN 53217/2): 1,75 g/cm3 ±0,1
♦ Residuo secco (10 minuti a 150°C): 100 %
♦ Rapporto di catalisi A+B+C: 100:25:120
♦ Durezza SHORE D5 (DIN 53505): 70
♦ Brillantezza (Gloosmeter a 60°): 65
♦ Viscosità (UNI 8701/8): 6.500 mPa ±5%
♦ Resistenza all’abrasione (UNI 8298/9, mola tipo CS17, 1000 giri, 1000 g): 140 mg
♦ Tempo di gelificazione (UNI 8701/8 a 20°C): 50 min ±3,5%
♦ Carico massimo a trazione (ASTM D 638/2 a 20°C): 30 N/mm2
♦ Carico massimo a compressione (ASTM D 695): 60 N/mm2
♦ Carico massimo a flessione (DIN 53452) a 20°C: 54 N/mm2
♦ Allungamento a rottura (ASTM D 638/2 a 20°C): 2,3%
♦ Adesione al supporto elcometer tester (ASTM D 4541 a 20°C): > 2,5 N/mm2
*Tutte le misurazioni vengono eseguite, previa miscelazione dei componenti, a 20°C. ±0,5. Le resistenze vengono misurate dopo stagionatura del prodotto indurito per 10 giorni a 20°C. (60% U.R.)
Caratteristiche applicative:
♦ Sistemi applicativi: Spatola, ragla dentata e rullo frangibolle
♦ Consumo teorico: 1,75 kg/m2 per mm di spessore
♦ Temperatura minima. d’applicazione: +10°C
♦ Temperatura massima d’applicazione: +30°C
♦ Tempo di utilizzo a 20° C. per la confezione standard: 40-60 minuti
♦ Indurimento al tatto a 20°C: 6-8 ore
♦ Indurimento completo a 20°C: 7 giorni
♦ Temperatura d’esercizio: –20°C/+60°C
♦ Pulizia attrezzi: Solvente 783
♦ Tempo di sovraverniciatura a 20°C: Minimo 8 ore , Massimo 72 ore
♦ Pedonabilità: 24 ore
♦ Colori: Vedere cartella colori.
Preparazione del supporto per il ciclo:
I sottofondi nuovi in calcestruzzo devono essere stagionati da almeno 30 giorni a 20°C e con un contenuto di umidità residuo inferiore all’8% misurata ad una profondità di almeno 3 cm. Inoltre dovranno essere asciutti, puliti, esente da oli, grassi, parti friabili o in distacco, staticamente stabili e resistenti. Se realizzati al piano terra dovranno essere protetti da una adeguata barriera al vapore. Eliminare eventuali efflorescenze saline presenti, nonché il lattime di cemento mediante irradiazione metallica sottovuoto (pallinatura). Eventuali crepe, buche, abrasioni dovranno essere riparate preventivamente con Stuccopox o Maltapox.
Dopo la preparazione del supporto applicare:
Primer MU su superfici assorbenti ed asciutte (contenuto di umidità inferiore al 5%)
Epocement su sottofondi umidi o privi di barriera al vapore (contenuto di umidità inferiore al 8%).
Applicazione del ciclo:
Dopo la preparazione del supporto, miscelare le componenti A+B del PRIMER MU ed aggiungere (continuando la miscelazione) MICROFILLER R in rapporto 10:12 e applicare il mix in ragione di 0,7kg/m2 con successivo spolvero su fresco di QUARZO 0,1-0,5 mm. (1,5kg/m2). Dopo 6-8 ore preparare la resina epossidica autolivellante tricomponente Floorpox Autolivellante (FLOORPOX + QUARZO AV): aggiungere il componente B del FLOORPOX al componente A avendo cura di prelevare dal contenitore tutto il catalizzatore (componente B); miscelare accuratamente a mezzo di un miscelatore elettrico a basso numero di giri per evitare l’inglobamento di aria; aggiungere a questo punto, lentamente ma in modo continuativo, la carica di inerti minerali selezionati (QUARZO AV) continuando la miscelazione. Quando il prodotto che ne risulta è omogeneo in tutte le sue parti, si procede immediatamente alla sua messa in opera mediante spatola o ragla dentata. Lasciare livellare il prodotto e dopo 10-15 minuti (cmq prima dell'inizio dell'indurimento) è indispensabile e tassativo passare più volte, lentamente ma con forza, il rullo frangibolle incrociandone i passaggi, in modo da eliminare le bolle d'aria presenti nell'impasto.
Descrizione di capitolato:
La realizzazione del rivestimento continuo autolivellante sulla pavimentazione esistente (opportunamente trattata e pulita) verrà eseguita col sistema "FLOORPOX AUTOLIVELLANTE" 3mm di Kemper System Italia srl, ciclo certificato e marcato CE in ottemperanza alle indicazioni presenti nel regolamento CPR 305/2011.
NOTE
Non applicare Floorpox senza il promotore d’adesione adatto al supporto da trattare
Non applicare Floorpox su supporti umidi o bagnati o non accuratamente preparati
In caso di fondi leggermente umidi creare preventivamente una barriera chimica al vapore con EPOCEMENT
Passare ripetutamente il rullo frangibolle in modo da eliminare eventuali bolle di aria inglobata
VARIANTI AL CICLO EPOSSIDICO AUTOLIVELLANTE
Il ciclo epossidico autolivellante prevede varianti nella fase di primerizzazione e di protezione finale.
1) La fase di primerizzazione: la resina epossidica autolivellante teme la risalita d'aria dal supporto. E' perciò necessario garantire l'impermeabilità del sottofondo. Su fondi aperti (cls, sabbia/cemento, ecc) è consigliabile pretrattare il supporto con una mano pura di primer epossidico PRIMER MU in ragione di 250gr/m2.
2) Rete si, rete no: in generale è consigliabile applicare un rinforzo in fibra di vetro sul fondo esistente; si ottiene una nuova pavimentazione capace di governare anche piccoli movimenti del sottofondo senza aver problemi di microcavillature o fessurazioni. Tuttavia, su fondi compatti, stagionati, che non presentano segnali di movimento è possibile scegliere di non applicare il rinforzo, lasciando alla sola rasatura PRIMER MU + MICROFILLER R + QUARZO il compito di creare il ponte d'aggrappo.
3) Verniciatura poliuretanica finale: la resina epossidica autolivellante FLOORPOX AUTOLIVELLANTE può essere stesa come strato finale del ciclo, garantendo la massima efficienza ed efficacia del pavimento (soprattutto in ambito industriale). Tuttavia questa base ha una resistenza al graffio superficiale inferiore alle poliuretaniche e questa caratteristica (soprattutto in ambito civile/commerciale) può generare problematiche estetiche che devono essere valutate in fase di progettazione. E' possibile e consigliabile, dove lo scenario lo richiede, sovraverniciare il manto autolivellante con 1 o 2 mani di resina poliuretanica trasparente (KEMCOGLASS PU1, PU2 o PU2W da applicare a rullo e spruzzo), in modo da creare uno strato protettivo con caratteristiche prestazionali ancora maggiori.
CICLO METACRILATO
Pavimento autolivellante (4mm) in resina polimetilmetacrilata
Ciclo:
1) Trattamento meccanico del sottofondo, stuccatura e/o rasatura di eventuali discontinuità superficiali (con prodotti quali METASEAL o MALTACRYL), pulizia e depolveratura
2) Applicazione a rullo o ragla di primer METACRYL PRIMER in ragione di 500gr/m2 e successivo spolvero rado su fresco con QUARZO 0,3-0,9 mm. (1,5Kg/m2)
3) Applicazione a spatola o ragla di miscela di METACRYL BINDER e METACRYL QUARZO AV (rapporto 10:23) in ragione di 4kg/m2 e successivo ed immediato spolvero a saturazione di QUARZO 0,3-0,9 (3kg/m2)
4) Ad asciugatura avvenuta, aspirazione del quarzo in eccesso e carteggiatura ad eliminare creste indesiderate
5) Applicazione a rullo o ragla di METACRYL FINITURA (trasparente o pigmentata) in ragione di 0,8kg/m2
Pregi: velocissimo, impermeabile, per traffico medio-alto
METACRYL AV per pavimenti autolivellanti in resina polimetilmetacrilata (PMMA)
METACRYL AV è un formulato metacrilico da impiegare in combinazione con quarzi in curva granulometrica METACRYL Quarzo AV per realizzare pavimenti in resina autolivellanti (4mm) a rapidissima asciugatura ed altissime prestazioni, ideali per la quasi totalità delle industrie e delle strutture commerciali/artigianali.
Reazione al fuoco: Cfl - s1
Rilascio di sostanze corrosive: SR
Resistenza all'usura: < AR1
Adesione al supporto: > B1,5
Resistenza all'impatto: > IR10
Campi d’impiego:
♦ Industria alimentare
♦ Industria farmaceutica
♦ Industria delle bevande
♦ Industria della lavorazione delle carni
♦ Industria meccanica
♦ Industria chimica
♦ Industria del freddo
♦ Supermercati
♦ Industrie chimiche
♦ Garage ed autorimesse con traffico medio pesante
♦ Nei magazzini di stoccaggio merci
Prestazioni:
♦ Rapido indurimento
♦ Applicabile anche a -20°
♦ Bassa viscosità
♦ Buone resistenze meccaniche
♦ Buone resistenze chimiche
Caratteristiche tecniche e meccaniche:
♦ Formulazione: Resina reattiva a base di metilmetacrilato
♦ Peso specifico (DIN 53217/2): 1,0 g/cm3 ±0,1 (A+B+C)
♦ Rapporto di catalisi A+B: In funzione della temperatura
♦ Viscosità (UNI 8701/8): 600 mPa ± 5
♦ Resistenza alla trazione (ASTM D 638/2 a 20°C): 13 N/mm2
♦ Allungamento a rottura:(ASTM D 638/2 a 20°C): 60 %
♦ Adesione al supporto elcometer tester:(ASTM D 4541 a 20°C): 3,5 N/mm2
♦ Tempo di gelificazione:(UNI 8701/8 a 20°C con 2,5% di METACRYL Cat): 18 min. ±1
♦ Modulo elastico: 600 MPa
*Tutte le misurazioni vengono eseguite, previa miscelazione dei componenti, a 20° C. ± 0,5. Le resistenze vengono misurate dopo stagionatura del prodotto indurito per 10 giorni a 20°C. (60% U.R.)
Caratteristiche applicative:
♦ Sistemi applicativi: Spatola, racla
♦ Consumo teorico: 1,2 – 1,8 kg/m2 in funzione della tipologia e dello spessore
♦ Temperatura minima d’applicazione: -20°C
♦ Temperatura massima d’applicazione: +30°C
♦ Pulizia attrezzi: Solvente 783
♦ Colori: Trasparente.
Preparazione del supporto per il ciclo:
I sottofondi nuovi in calcestruzzo devono essere stagionati da almeno 30 giorni a 20°C e con un contenuto di umidità residuo inferiore all’8% misurata ad una profondità di almeno 3 cm. Inoltre dovranno essere asciutti, puliti, esente da oli, grassi, parti friabili o in distacco, staticamente stabili e resistenti. Se realizzati al piano terra dovranno essere protetti da una adeguata barriera al vapore. Eliminare eventuali efflorescenze saline presenti, nonché il lattime di cemento mediante irradiazione metallica sottovuoto (pallinatura). Eventuali crepe, buche, abrasioni dovranno essere riparate preventivamente con Maltacryl, Metaseal, AC Stucco.
Dopo la preparazione del supporto applicare:
Metacryl Primer su superfici assorbenti ed asciutte (contenuto di umidità inferiore al 5%)
Epocement su sottofondi umidi o privi di barriera al vapore (contenuto di umidità inferiore al 8%).
Applicazione del ciclo:
Dopo la preparazione del supporto, mescolare lentamente e accuratamente METACRYL PRIMER aggiungendo il quantitativo corretto di catalizzatore METACRYL Cat fino a che la polvere catalizzatrice sia ben dissolta e applicare a ragla in ragione di 500gr/m2. Spolverare immediatamente con QUARZO 0,3-0,9 in ragione di 1,5kg/m2. Ad asciugatura avvenuta, procedere ad una breve miscelazione di METACRYL BINDER ed aggiungere il catalizzatore in polvere METACRYL Cat nelle proporzioni indicate nella tabella presente sulla scheda tecnica continuando a miscelare. Versare METACRYL Quarzo AV nel contenitore di METACRYL BINDER e mescolare con un trapano elettrico in modalità lenta così da ridurre l’inglobamento di aria e prestando attenzione ad uniformare il colore dell’impasto (rapporto 10kg di METACRYL BINDER e 23kg di METACRYL QUARZO AV). Stendere l’impasto a spatola o racla sulla superficie piana (resa 4kg/m2) e passare il rullo frangibolle per favorire l’eliminazione dell’aria inglobata. Spolverare immediatamente a saturazione con QUARZO 0,3-0,9 in ragione di 3kg/m2. Ad asciugatura avvenuta, eliminare il QUARZO in eccesso mediante scope/aspirapolveri e carteggiare leggermente la superficie quarzata per eliminare creste indesiderate. Miscelare METACRYL FINITURA (trasparente o pigmentato) e aggiungere il catalizzatore in polvere METACRYL Cat nelle proporzioni indicate continuando a miscelare con trapano elettrico a bassa velocità. Stendere quindi il prodotto con racla di gomma incrociando con il rullo (0,8kg/m2).
Descrizione di capitolato:
La realizzazione del pavimento industriale autolivellante (4mm) in resina polimetilmetacrilata sarà eseguita, previa trattamento meccanico e primerizzazione del sottofondo esistente, col sistema "METACRYL AV" 4mm di Kemper System Italia srl, ciclo certificato e marcato CE in ottemperanza alle indicazioni presenti nel regolamento CPR 305/2011.
NOTE
Non applicare Metacryl senza il promotore d’adesione adatto al supporto da trattare
Non applicare Metacryl su supporti umidi o bagnati o non accuratamente preparati
In caso di fondi leggermente umidi creare preventivamente una barriera chimica al vapore con EPOCEMENT
Utilizzare il prodotto immediatamente dopo la miscelazione dei due componenti rispettando tempi e metodi citati precedentemente
Areare sempre gli ambienti durante le fasi applicative
In aree poco ventilate, possono svilupparsi vapori infiammabili. In questi luoghi è richiesto l’equipaggiamento di protezione dalle fiamme
Durante il trasporto, lo stoccaggio e la posa dei prodotti bisogna osservare le “frasi di rischio”, i “consigli di prudenza” e i contrassegni riportati sugli imballi. E’ inoltre necessario attenersi alle prescrizioni riportate nella scheda di sicurezza
Non permettere al prodotto di disperdersi nei sistemi fognari e nel terreno
Non utilizzare in piscine.
VARIANTI AL CICLO AUTOLIVELLANTE IN POLIMETILMETACRILATO
Nei cicli autolivellanti in polimetilmetacrilato si possono apportare poche varianti al ciclo standard:
1) Dimensione dei quarzi: le granulometrie di quarzi utilizzate sono la 0,3-0,9 oppure 0,7-1,2. La curva più grossa può essere utilizzata quando la committenza richiede un grado di antiscivolosità piuttosto accentuato. In tutti gli altri casi (superficie liscia, leggermente o mediamente antisdrucciolo) è consigliabile l'uso della grana 0,3-0,9. NON utilizzare granulometrie più sottili (es: 0,1-0,5mm) che potrebbero impedire la corretta catalisi dei prodotti
2) Il tipo di quarzi: è possibile utilizzare dei quarzi ceramizzati (colorati, es: Dekoquarz) per conferire al pavimento una dimensione estetica più piacevole. L'uso di quarzi colorati, la possibilità di 'giocare' con le diverse tinte, permettono di realizzare un pavimento prestazionale con un forte impatto decorativo. Ovviamente la verniciatura finale dovrà essere eseguita col Metacryl finitura trasparente
CICLO POLIURETANICO
Pavimento autolivellante in resina poliuretanica elastica
Ciclo:
1) Trattamento meccanico del sottofondo, stuccatura e/o rasatura di eventuali discontinuità superficiali (con prodotti quali STUCCOPOX o MALTAPOX), pulizia e depolveratura
2) Su supporto asciutto, stesura a spatola o rullo di PRIMER MU + MICROFILLER R (Rapporto 10:12) in ragione di 0,7kg/m2 con immediato spolvero su fresco di QUARZO 0,7-1,2mm. (1,5kg/m2)
3) Applicazione di resina autolivellante poliuretanica KEMPERDUR TC in ragione di 4kg/m2
4) Applicazione di 2 mani resina poliuretanica pigmentata POLIFINISH o KEMCOGLASS PU1 COL in ragione di 200gr/m2
Pregi: elastico, impermeabile, antishock
KEMPERDUR TC per pavimenti autolivellanti per interno in resina poliuretanica
Kemperdur TC è rivestimento tricomponente a base di resina poliuretanica senza solventi addizionata con uno speciale inerte, utilizzato per creare pavimentazioni interne autolivellanti ed elastiche.
Reazione al fuoco: Bfl - s1
Rilascio di sostanze corrosive: SR
Resistenza all'usura: < AR0,5
Adesione al supporto: > B1,5
Resistenza all'impatto: > IR10
Campi d’impiego:
♦ Pavimenti elastici
♦ Pavimenti antishock e antitrauma
♦ Pavimenti per solette flessibili adibite a lavorazioni leggere, esposizione, stoccaggio
♦ Pavimenti ad elevata resistenza all’abrasione per scuole, corsie d’ospedale, centri commerciali
♦ Pavimenti autolivellanti iningiallenti
♦ Pavimenti monocromatici
Prestazioni:
♦ Facilità di applicazione
♦ Privo di solventi
♦ Inodore
♦ Autolivellante
♦ Elastico
♦ Rapido indurimento
♦ Applicabile in ambienti anche senza aereazione
♦ Ottima resistenza e durata alle sollecitazioni di traffico medio leggero
♦ Ottima resistenza a muffe e batteri
♦ Impermeabile all’acqua, agli oli ed al vapore
♦ Buona resistenza all’urto
Proprietà:
♦ Forma: Comp. A e B liquida, comp. C: Solida
♦ Colori standard: Grigio
♦ Tempo di lavorabilità* [min]: Circa 15
♦ Resistente alla pioggia* dopo [h]: Circa 4
♦ Calpestabile* dopo [h]: Circa 4
♦ Carrabile dopo* [h]: Circa 8
♦ Applicazione di strati successivi dopo* [d]: Circa 3
* Valori ottenuti ad una temperatura di 23°C – 50% U.R. Possono variare in funzione delle condizioni climatiche come vento, umidità e temperatura.
Preparazione del supporto per il ciclo:
I sottofondi nuovi in calcestruzzo devono essere stagionati da almeno 30 giorni a 20°C e con un contenuto di umidità residuo inferiore all’8% misurata ad una profondità di almeno 3 cm. Inoltre dovranno essere asciutti, puliti, esente da oli, grassi, parti friabili o in distacco, staticamente stabili e resistenti. Se realizzati al piano terra dovranno essere protetti da una adeguata barriera al vapore. Eliminare eventuali efflorescenze saline presenti, nonché il lattime di cemento mediante irradiazione metallica sottovuoto (pallinatura). Eventuali crepe, buche, abrasioni dovranno essere riparate preventivamente con Stuccopox o Maltapox.
Dopo la preparazione del supporto applicare:
Primer MU su superfici assorbenti ed asciutte (contenuto di umidità inferiore al 5%)
Epocement su sottofondi umidi o privi di barriera al vapore (contenuto di umidità inferiore al 8%).
Applicazione del ciclo:
Dopo la preparazione del supporto, applicare in caso di umidità dello stesso 2 mani di EPOCEMENT (800gr/m2 totali) per formare una barriera al vapore. Miscelare le componenti A+B del PRIMER MU ed aggiungere (continuando la miscelazione) MICROFILLER R in rapporto 10:12: applicare il mix in ragione di 500gr/m2, con successivo spolvero rado su fresco di QUARZO 0,3-0,9 mm. (1,5kg/m2). Ad asciugatura avvenuta, applicare il tricomponente autolivellante poliuretanico: aggiungere il componente B al componente A del KEMPERDUR TC e mescolare energicamente, accertandosi che non siano visibili striature, segno di una non corretta miscelazione. Aggiungere quindi il filler (componente C) gradatamente e continuare a mescolare finché non si ottiene un composto omogeneo. La mescola preparata va distribuita sulla superficie con una racla. Se la superficie presenta un’inclinazione superiore al 3% aggiungere l’additivo tissotropante THIXO AD al componente A prima di unirlo con il componente B. Ad asciugatura avvenuta, applicare la vernice poliuretanica pigmentata protettiva POLIFINSH o KEMCOGLASS PU1 COL, in ragione di 200gr/m2 (in 2 mani).
Descrizione di capitolato:
La realizzazione del pavimento autolivellante in resina poliuretanica sarà eseguita col prodotto tricomponente autolivellante poliuretanico esente da solventi Kemperdur TC (4kg/m2 per 2,5mm di spessore) e successiva verniciatura con resina poliuretanica alifatica pigmentata Polifinish (200gr/m2).
NOTE
Non applicare Kemperdur TC senza il promotore d’adesione adatto al supporto da trattare
Non applicare Kemperdur TC su supporti umidi o bagnati o non accuratamente preparati
VARIANTI AL CICLO POLIURETANICO AUTOLIVELLANTE
Il ciclo autolivellante per interni in resina poliuretanica è un ciclo abbastanza standard, che non prevede varianti di sorta:
1) Completa assenza di odori: la finitura poliuretanica finale può essere realizzata con POLIFINSH (al solvente) oppure con KEMCOGLASS PU1 COL (esente solventi); quest'ultima è disponibile solo in 4 colori (RAL 1014, 3009, 6021, 7035).
2) Rete si, rete no: vista la struttura elastica del pavimento, non è consigliabile inserire una rete durante la fase di primerizzazione del fondo. La presenza del rinforzo ridurrebbe l'elasticità del sistema. Non comporta evidenti problemi il suo uso.
3) La finitura: il KEMPERDUR TC deve essere protetto. Per interni è prevista la sola verniciatura con resine poliuretaniche (abbastanza elastiche da gestire la medesima proprietà del tricomponente autolivellante). Un'altra soluzione possibile prevede la messa in opera di quarzi ceramizzati a copertura. Riteniamo tale soluzione utile solo all'esterno: la descrizione del ciclo è disponibile nella sezione 'Rivestimenti per esterni'.
CICLO POLIURETANO CEMENTO
Pavimento autolivellante (4mm) in resina poliuretano cemento
Ciclo:
1) Trattamento meccanico del sottofondo, stuccatura e/o rasatura di eventuali discontinuità superficiali (con prodotti quali STUCCOPOX o MALTAPOX), pulizia e depolveratura
2) Su supporto asciutto, stesura a spatola o rullo di PRIMER MU + MICROFILLER R (Rapporto 10:12) in ragione di 0,7kg/m2 con immediato spolvero su fresco di QUARZO 0,7-1,2mm. (1,5kg/m2)
3) Stesura a spatola dentata di formulato in poliuretano cemento tricomponente autolivellante permeabile SINTECO EVO MF (7kg/m2)
Pregi: veloce, altissime resistenze chimiche, permeabile
SINTECO EVO MF per pavimenti autolivellanti (4mm) in resina poliuretano cemento
Sinteco Evo MF è un sistema di pavimentazione autolivellante a spessore, realizzato con una tecnologia a base di resina poliuretanica modificata con cemento che permette di ottenere una superficie con un’elevata resistenza all’abrasione, all’aggressione di agenti chimici e altri tipi di stress fisici.
Reazione al fuoco: Bfl - s1
Rilascio di sostanze corrosive: SR
Resistenza all'usura: < AR1
Adesione al supporto: > B1,5
Resistenza all'impatto: > IR10
Campi d’impiego:
Sinteco Evo MF si impiega in aree dove si svolgono processi chimici, pavimenti sovente bagnati e lavorazioni alimentari, birrifici e luoghi dove si praticano pulizie quotidiane dei pavimenti, aree adibite a processi ingegneristici e industriali:
♦ Industria enologica
♦ Industria alimentare e conserviera
♦ Industria della macellazione e lavorazione della carne
♦ Industria del pesce
♦ Industrie chimiche
♦ Birrerie, latterie, pastifici, biscottifici
Prestazioni:
♦ Traspirante
♦ Facilità e rapidità di applicazione
♦ Applicabile su sottofondi umidi
♦ Non necessita di barriera al vapore o primer
♦ Rapidità di essicazione
♦ Pulibile con acqua in pressione e vapore
♦ Applicabile in ambienti anche senza aereazione
♦ Ottima adesione al calcestruzzo
♦ Ottima resistenza alle aggressioni chimiche
♦ Ottima resistenza e durata alle sollecitazioni di traffico medio pesante
♦ Ottima resistenza a muffe e batteri
♦ Buona resistenza all’urto
♦ Superficie liscia
Caratteristiche tecniche e meccaniche:
♦ Formulazione: Resine poliuretaniche in emulsione, cementi a base silicea, inerti di quarzo in curva granulometrica
♦ Resistenza alla compressione: 62 N/mm2
♦ Trazione di rottura: 15 N/mm2
♦ Flessione di rottura: 35 N/mm2
♦ Modulo elastico: 1530 N/mm2
♦ Resistenza al taglio: 55 N/mm2
♦ Resistenza all’abrasione: Taber test di 1000 cicli = 900
♦ Resistenza allo scivolamento: 65 dry
♦ Resistenza all’esposizione di fiamme: Classe 2
♦ Resistenze chimiche: Ottima resistenza agli acidi organici e inorganici, sostanze alcaline e carburanti, oli idraulici, idrocarburi aromatici e solventi alifatici
*Tutte le misurazioni vengono eseguite, previa miscelazione dei componenti, a 20°C. ±0,5. Le resistenze vengono misurate dopo stagionatura del prodotto indurito per 10 giorni a 20°C. (60% U.R.)
Caratteristiche applicative:
♦ Spessore: tra 3 mm e 5 mm
♦ Tempo di lavorabilità: 15 min
♦ Inizio indurimento: 20 min
♦ Calpestabile dopo: 4-6 h
♦ Carrabile al traffico leggero: 24 h
♦ Carrabile al traffico pesante: 48 h
♦ Completo indurimento: 3-5 gg
♦ Colori: grigio, rosso, verde, ocra, avorio, azzurro, marrone
I tempi indicati fanno riferimento a temperature d’applicazione standard di 20 °C.
Preparazione del supporto per il ciclo:
E’ fondamentale preparare adeguatamente la superficie del supporto per assicurare la massima adesione del prodotto e le massime performance tecnologiche. A tal scopo, si prega di fare riferimento all’informativa tecnica IT 21. Al fine di assicurare una perfetta finitura del lavoro e ottenere una superficie continua senza interruzioni o scalini, si raccomanda di effettuare una taglio in corrispondenza della battuta delle pareti verticali, realizzando una sezione profonda almeno 20 mm e larga 8 mm, che sia parallela e disti circa 150 mm dalla parete stessa.
Applicazione del ciclo:
Dopo la preparazione del supporto, miscelare le componenti A+B del PRIMER MU ed aggiungere (continuando la miscelazione) MICROFILLER R in rapporto 10:12 e applicare il mix in ragione di 0,7kg/m2 con successivo spolvero su fresco di QUARZO 0,7-1,2 mm. (1,5kg/m2). Dopo 6-8 ore preparare le confezioni contenenti i tre componenti di SINTECO EVO MF. Mescolare separatamente la componente colorata allo scopo di reintegrare eventuali sedimenti nella parte liquida prima di procedere con il resto delle operazioni. Vuotare rapidamente il contenuto della bottiglia con l’indurente dentro la confezione della componente liquida colorata e mescolare a fondo per una seconda volta. Versare l’impasto in una betoniera e aggiungere l’aggregato in curva e continuare a mescolare finché non si ottiene un impasto omogeneo e senza grumi (2kg/mm, minimo 3mm). Applicare quindi SINTECO EVO MF sulla superficie e livellare con una spatola fino ad ottenere lo spessore richiesto; quindi passare immediatamente (entro 3 minuti) sulla superficie un rullo frangibolle al fine di eliminare bolle presenti, aiutare la distensione e non interferire con il processo di filmazione del prodotto.
Descrizione di capitolato:
La realizzazione del pavimento industriale autolivellante in resina a base di poliuretano cemento pigmentata sarà eseguita, previa trattamento meccanico del fondo, col sistema "SINTECO EVO MF" 4mm di Kemper System Italia srl, ciclo certificato e marcato CE in ottemperanza alle indicazioni presenti nel regolamento CPR 305/2011.
NOTE
Laddove la superficie si dovesse sporcare irrimediabilmente (ad es. con oli e prodotti macchianti) non è più possibile applicare ulteriori strati; per farlo è necessario effettuare operazioni di levigatura e lucidatura per ripristinare il manto alle condizioni ottimali. I tradizionali agenti pulenti assieme ai macchinari per la pulizia con vapore in pressione possono essere impiegati in tutti i casi per la pulizia periodica. E’ possibile calpestare la superficie prima che questa abbia completato il processo di indurimento; in questo caso può succedere che restino inglobate antiestetiche piccole particelle o impronte sulla superficie: ciò non influenza comunque le prestazioni meccaniche del sistema.